Fischbacher, dall’esclusione alla vittoria.

Con colpevole ritardo, finalmente riesco a ritagliarmi un attimo per parlare della discesa libera femminile di Crans-Montana. Discesa che si sarebbe dovuta disputare sabato ma che, per una nebbia fittissima, è stata posticipata alla domenica, cancellando quindi la super combinata, che dimostra nuovamente di essere una specialità  ben poco considerata e forse un po’ inutile.

Anna Fenninger
Anna Fenninger (AUT), ancora sul podio dopo le due medaglie olimpiche.

La pista di Crans-Montana era nuova per le ragazze, solo le svizzere avevano potuto provarla nei mesi precedenti. Il tempo era migliorato, ma sicuramente la nebbia calata il giorno prima e la foschia che ancora persisteva non aiutavano certo la neve ad essere nelle migliori condizioni. In ogni caso la nuova pista Mont­-Lachaux si è rivelata molto bella e difficile, soprattutto con una sola prova effettuata. Una cosa è stata chiara da subito in questa gara, le austriache avevano la sciolina perfetta. Perché solo così si può spiegare un risultato di squadra del genere. Indubbiamente le individualità sono d’altissimo livello, ma quando così tante atlete si piazzano è evidente che anche a livello di materiali si ha qualcosa in più. La prima a scendere delle atlete di casa Austria è stata Nicole Hosp con il pettorale numero 2; la bi-medagliata di Soci ha fatto un grave errore eppure è rimasta al comando della classifica sino alla discesa della sua connazionale Nicole Schmidhofer con il 6. Non molto dopo, però, con una manche molto buona la giovane norvegese Lotte Smiseth Sejersted riesce a scavalcarle entrambe. Ma subito partono altre due austriache. La prima, Cornelia Hütter, fa un’ottima manche al livello della norvegese, ma con un errore nell’ultima parte di gara esce di pista. È il turno di Elisabeth Görgl, dopo le delusioni olimpiche pensa di rifarsi e passa in testa di poco più che 30 centesimi. Da quel momento nessuna riesce più a fare meglio di lei. Julia Mancuso (USA) torna a essere deludente in coppa come prima delle olimpiadi, Lara Gut (SUI) esce di pista ancora nella prima parte di tracciato, la campionessa olimpica Dominique Gisin (SUI) si deve accontentare, alla fine, di un 10° posto, poco meglio di lei fa la leader di coppa, sia specialità che generale, Maria Höfl-Riesch (GER), anche l’altra svizzera Marianne Kaufmann-Abderhalden non resta nel tracciato. È quindi il momento dell’ennesima austriaca, la più quotata di tutte, Anna Fenninger. La campionessa olimpica di super G non tradisce le attese, la sua è una gara concreta, al traguardo ha 0.34 di vantaggio sulla connazionale. Alla partenza manca solo l’ultima del primo gruppo: Tina Maze. La slovena conferma di essere in grande forma dopo i giochi olimpici, campionessa in carica della specialità; e infatti non si smentisce, ma non riesce a battere la Fenninger, che mantiene la testa. La gara sembra quindi finita, ma mancano ancora due grandi sorprese. La prima la mette a segno Edit Miklos (HUN) che ancora una volta fa una grande gara, pur partendo con pettorali non favorevoli, e si piazza addirittura alle spalle della Görgl. La giovane ungherese sta dimostrando di gara in gara che può diventare sempre più pericolosa nel futuro, quando avrà recuperato posizioni in WCSL. Con il 29 è poi il turno di una delle ultime austriache (ma non ultima, partivano addirittura in 11) Andrea Fischbacher, esclusa di lusso dalle convocazioni per Soci, campionessa olimpica di super G a Vancouver non era stata selezionata per i risultati troppo scarsi rispetto alle sue colleghe. Nell’unica prova si era ben comportata ed era quindi una osservata speciale, ma non ci si aspettava di certo quello che ha invece fatto. Con quella che può essere considerata una manche perfetta riesce a superare tutte quante, comprese le sue compagne di squadra, prendendo la testa con 15 centesimi sulla Fenninger. Subito si scatena la festa, che la porta in spalla sino all’angolo del leader, a cui partecipa anche Elisabeth Görgl, che è appena stata relegata alla 4° posizione. Evidentemente quello della Fischbacher era un risultato atteso in nazionale, ma che tardava ad arrivare.

Il trionfo di Andrea Fischbacher, portata da Nicole Schmidhofer e Anna Fenninger, dietro Elisabeth Görgl
Il trionfo di Andrea Fischbacher, portata da Nicole Schmidhofer e Anna Fenninger, dietro Elisabeth Görgl

Alla fine, come si era intuito immediatamente, è stata una discesa targata Austria in casa Svizzera. Si sono prese le prime due posizioni, ma anche il 4° e l’8°. Ben 9 delle partenti sono arrivate nelle 30 e delle 11 iniziali 2 non hanno finito la gara. Fenninger e Maze si sono confermate in ottima forma, e l’austriaca punterà a fare di tutto per portar via la coppa generale alla Höfl-Riesch, anche se sarà difficile con oltre 100 punti di distacco. Al contrario le svizzere sono sembrate tutte in flessione, anche se forse era anche la pressione per la gara di casa.

Il podio: Anna Fenninger (AUT), Andrea Fischbacher (AUT) e Tina Maze (SLO)
Il podio: Anna Fenninger (AUT), Andrea Fischbacher (AUT) e Tina Maze (SLO)

Lascia un commento