How to survive Vail – Beaver Creek 2015

In occasione dei mondiali di Vail – Beaver Creek che inizieranno ufficialmente il 2 febbraio, ma vedranno la prima gara il 3, vorrei fare il punto sui favoriti e i possibili protagonisti delle gare in terra americana. (Si tringrazia Gardy per avermi aperto il mondo del post su più pagine! La paginazione la trovate misteriosamente sotto gli articoli correlati, prima dei tag)

Prima di analizzare gara per gara l’imminente manifestazione, è bene fare una breve introduzione sulla località che le ospiterà. Vail dà il nome ai mondiali, ma solo il team event vi si svolgerà. Tutte le altre specialità si terranno a Beaver Creek: sulla famosa Birds of Prey per gli uomini, mentre le donne correranno sulla Raptor nelle discipline veloci e sulla parte finale della Birds of Prey per quelle tecniche.
In coppa del mondo maschile la discesa libera di Beaver Creek è un appuntamento fisso di inizio stagione, viene sempre calendarizzata a cavallo tra novembre e dicembre, nello stesso weekend si svolge il super G e il gigante. Per il calendario femminile invece la Raptor è una pista che si è vista in coppa solo una volta nella stagione 2013/14, mentre nel 2011/12 si era corso un super G sulla Birds of Prey. Se quindi per gli uomini delle specialità veloci si tratterà di gareggiare su una pista ben conosciuta, per le ragazze sarà più complicato.

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Coppa del mondo femminile 2013/14: l’anno del cambiamento.

La stagione appena conclusa, nel settore femminile, verrà sicuramente ricordata non solo per la prima coppa del mondo di Anna Fenninger, ma anche per il cambio generazionale che ha segnato tutta la stagione del circo rosa. Se infatti la battaglia per la coppa nelle ultime gare è stata una corsa a due (purtroppo presto conclusa, a causa dell’infortunio di Maria Höfl-Riesch), fino a prima della pausa olimpica erano sicuramente in tre a poter competere per il trofeo più importante, ed ancora prima, alla fine del 2013, erano almeno in quattro, tre delle quali con meno di 25 anni.

Anna Fenninger e la sua coppa del mondo.
Anna Fenninger e la sua coppa del mondo.

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Finali Lenzerheide: Vincere per vincere.

I due vincitori delle coppe del mondo assolute: Marcel Hirscher (AUT) e Anna Fenninger (AUT)
I due vincitori delle coppe del mondo assolute: Marcel Hirscher (AUT) e Anna Fenninger (AUT)

Ultimo giorno di gare a Lenzerheide: gigante femminile e slalom maschile. Entrambe le gare sono decisive per l’assegnazione delle rispettive coppe, e in entrambe in lotta per l’ultima occasione di assicurarsi una coppa di specialità c’è il vincitore della generale. Nello slalom la lotta è tra Marcel Hirscher (AUT) e Felix Neureuther (GER), con il possibile inserimento di Henrik Kristoffersen (NOR). Il giorno precedente a far perdere all’austriaco la coppa di gigante è stato proprio l’inserimento di Neureuther davanti a lui di un solo centesimo. Nel femminile la classifica di coppa è guidata da Jessica Lindell-Vikarby (SWE) con 14 punti su Anna Fenninger (AUT), che è giunta seconda in tutte le classifiche di velocità, ma vuole conquistare almeno una coppetta oltre alla generale già messa in cassaforte. Continua a leggere “Finali Lenzerheide: Vincere per vincere.”

Finali di Lenzerheide: i super G maschile e femminile.

Seconda giornata di gare a Lenzerheide, si concludono le specialità veloci con il super G, sia maschile che femminile. La coppa di specialità al maschile è già stata vinta da Aksel Lund Svindal (NOR) con una gara d’anticipo, per il secondo anno di seguito il norvegese porta a casa entrambe le coppe della velocità; nel femminile i giochi sono ancora aperti ma solo matematicamente, affinché Lara Gut (SUI) perda la testa della classifica in favore di Anna Fenninger (AUT) deve accadere un bell’imprevisto alla svizzera che avendo vinto il giorno precedente la discesa parte invece come una delle favorite. Tracciatura unica, affidata a Morger, l’allenatore dei norvegesi, e che quindi molti s’immaginano ostica per i non-specialisti.

Bode Miller durante il super G di Lenzerheide
Bode Miller durante il super G di Lenzerheide.

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Finali di Lenzerheide: le discese libere maschile e femminile.

Sono iniziate da un paio di giorni le finali della coppa del mondo di sci a Lenzerheide. La prima gara in programma è stata la discesa libera, sia per gli uomini che per le donne, nella stessa giornata e conseguentemente sulla stessa pista. Finalmente in Svizzera il circo bianco trova delle belle giornate, forse un po’ calde, ma rispetto a quanto gli atleti hanno trovato per tutta la stagione le gare si svolgono in condizioni migliori.

Matthias Mayer all'arrivo della discesa di Lenzerheide
Matthias Mayer all’arrivo della discesa di Lenzerheide.

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Il gigante ha una sola padrona ad Åre

Secondo gigante in due giorni ad Åre, questa volta programmato in notturna. Il tempo ancora più inclemente costringe ad abbassare la partenza della prima manche e posticiparla di un quarto d’ora a causa della pioggia sul tracciato. Pioggia che a tratti ancora continua durante la gara nella parte finale. Sembra che ci siano tutte le condizioni perché molte cose cambino rispetto a quanto accaduto il giorno precedente, invece la prima manche pare solo confermare cose già viste. Anna Fenninger (AUT) parte con il numero 1, e non si lascia certo sfuggire l’occasione, fa suo il primo tempo e lascia quasi tutte le avversarie molto attardate, la più vicina è Tina Maze (SLO) a 42 centesimi, ad esclusione di una Anemone Marmottan (FRA), che come nella seconda manche di ieri, si piazza al secondo posto a soli 12 centesimi dall’austriaca. Lara Gut (SUI) invece, anche lei premiata il giorno prima, sbaglia ed esce, mentre Eva-Maria Brem (AUT) non riesce a rifare il capolavoro e si deve accontentare di un comunque buon 8° posto a 1.02 dalla connazionale. Nadia Fanchini (ITA), che aveva impressionato sino all’uscita nella seconda discesa del pomeriggio prima, fa nuovamente un errore, non altrettanto grave, ma conclude 7° a quasi 9 decimi. Davanti a lei, con un distacco di 0.61 secondi, si posiziona la leader di coppa di specialità, Jessica Lindell-Vikarby (SWE). Ancora molto male invece Maria Höfl-Riesch; la tedesca perde oltre 2 secondi dalla più giovane contendente alla coppa generale e conclude la prima frazione in 22° posizione.

Anna Fenninger, in coppa nessuno la batte in gigante da Lienz.
Anna Fenninger, in coppa nessuno la batte in gigante da Lienz.

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Ad Åre si vince in rimonta.

Ultima tappa di coppa del mondo, prima delle finali, per le ragazze in Svezia, ad Åre. Al programma originale è stato aggiunto un gigante che si è svolto ieri pomeriggio, in sostituzione di quello cancellato a Kranjska Gora, che a sua volta prendeva il posto di Maribor. Un elenco di cancellazioni e recuperi che sono stati un leitmotiv di questa stagione martoriata da un tempo atmosferico quasi sempre sfavorevole. Anche in Svezia le condizioni non erano delle migliori, ma buone rispetto ad altre situazioni che le ragazze hanno affrontato quest’anno, non da ultimo il gigante olimpico.

Anna Fenninger sulla pista di are.
Anna Fenninger sulla pista di Åre.

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Fischbacher, dall’esclusione alla vittoria.

Con colpevole ritardo, finalmente riesco a ritagliarmi un attimo per parlare della discesa libera femminile di Crans-Montana. Discesa che si sarebbe dovuta disputare sabato ma che, per una nebbia fittissima, è stata posticipata alla domenica, cancellando quindi la super combinata, che dimostra nuovamente di essere una specialità  ben poco considerata e forse un po’ inutile.

Anna Fenninger
Anna Fenninger (AUT), ancora sul podio dopo le due medaglie olimpiche.

La pista di Crans-Montana era nuova per le ragazze, solo le svizzere avevano potuto provarla nei mesi precedenti. Il tempo era migliorato, ma sicuramente la nebbia calata il giorno prima e la foschia che ancora persisteva non aiutavano certo la neve ad essere nelle migliori condizioni. In ogni caso la nuova pista Mont­-Lachaux si è rivelata molto bella e difficile, soprattutto con una sola prova effettuata. Una cosa è stata chiara da subito in questa gara, le austriache avevano la sciolina perfetta. Perché solo così si può spiegare un risultato di squadra del genere. Indubbiamente le individualità sono d’altissimo livello, ma quando così tante atlete si piazzano è evidente che anche a livello di materiali si ha qualcosa in più. Continua a leggere “Fischbacher, dall’esclusione alla vittoria.”

Le olimpiadi al femminile: le discipline tecniche

L’ultima settimana di giochi è stata anche per le ragazze dedicata alle specialità tecniche. In gigante si arrivava senza veramente conoscere i valori in campo, infatti lo slalom gigante di Maribor era stato prima spostato a Kranjska Gora e poi cancellato per le avverse condizioni meteo anche nella nuova località. L’ultima prova di coppa del mondo risaliva quindi a Lienz, a fine dicembre. In quell’occasione aveva vinto Anna Fenninger (AUT), tornando per la prima volta sul podio nella stagione in corso in un gigante. Al secondo posto la svedese Lindell-Vikarby, leader della classifica di specialità, e terza la giovanissima Shiffrin (USA) in un’ennesima dimostrazione che sta diventando un’atleta di punta anche in questa disciplina. Per forza di cose, nel gigante olimpico, le favorite potevano essere queste, con l’aggiunta della seconda in classifica di coppa, Maria Pietilae-Holmner (SWE), e di coloro che erano state capaci di salire sul podio quest’anno: Zettel (AUT), Maze (SLO), Gut (SUI), Rebensburg (GER). Di queste quattro, la slovena e la svizzera avevano già dimostrato in discesa di essere particolarmente pronte, e quindi erano tra le sorvegliate speciali.

Tina Maze impegnata nel gigante olimpico
Tina Maze impegnata nel gigante olimpico

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